si stanno impegnando senza tante cerimonie a spremerci per rubare anche l'ultima goccia di vitalità residua, per saziare la loro sete saremmo forse costretti a vendere la nostra auto, la nostra casa e forse non ancora contenti anche i nostri figli. Se la ridono spassosamente ogni qualvolta una nostra azienda chiude o si trasferisce all'estero per l'esasperazione, poi passato il riso vanno a supplicare i loro amichetti con gli occhi a mandorla pregandoli di invadere la nostra nazione a tassi agevolati. VERGOGNA.
Agendo sconsideratamente in questo modo nel prosciugare le risorse ai cittadini hanno di fatto autorizzato l'invasione di merci di produzione "PRC" le quali oramai sono l'unica alternativa per far quadrare i conti in una famiglia, trovare nostri prodotti sta diventando sempre più difficile se non quasi impossibile in alcuni settori.
Nel campo del mobile la situazione sta rasentando l'indecenza, nelle grandi distribuzioni si trovano quasi solo ed esclusivamente mercanzie orientali, divani orientali, cucine orientali, mobili orientali, materassi orientali, guanciali orientali, piatti orientali, posate orientali, bicchieri orientali; abbiamo riempito in nome del risparmio le nostre case di immondizia orientale, intanto i nostri lavoratori, il motore e traino della nazione si ritrovano senza più nulla da fare. COMPLIMENTI. In questo caso però la colpa è anche in parte nostra perché abbiamo scelto in base al tanto da poco piuttosto che al poco da tanto.
Ci stiamo gradualmente abituando a non badare più alla qualità delle cose che acquistiamo, non solo intesa come robustezza ma anche come tecnica, utilizzo di materie prime raffinate, ecologiche e sicure per noi e l'ambiente in cui viviamo. Basta che una cosa sia bella e il gioco è fatto, il resto non conta, non ha più nessuna rilevanza, che sia prodotto con materiali di dubbia provenienza e magari sul limite della tossicità consentita a nessuno importa, quello che importa è che si presenti bene e che costi poco. E i produttori orientali hanno capito i nostri gusti prima ancora che li sapessimo noi.
Sia ben chiaro non ho nulla contro i cinesi, come contro i pakistani o gli indiani, loro pensano solamente a fare i loro affari e li sanno fare bene.
La cosa che più mi rammarica è che in questo scenario anche le nostre poche aziende superstiti quella ancora miracolosamente scampate allo sterminio per restare in campo si trovano costrette ad adeguarsi per fronteggiare il concorrente straniero ed ecco spuntare i primi prodotti proposti a prezzi bassissimi, impensabile anche solo qualche anno fa un made in Italy con queste cifre. Ma da dove sono saltati fuori prodotti con queste caratteristiche? E' presto detto: una limatina qui e una limatina là ed ecco fatto.
Ricordo a tutti che il risparmio e la qualità non possono convivere. La matematica non è un'opinione. |
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